Luoghi da visitare
Chiesa di S.Pietro in Vincoli
La chiesa di S. Pietro in Vincoli, sorge in posizione strategica, isolata dal resto dell’abitato, sulla collina omonima. Di origini antiche (1530), più volte ricostruita e ampliata, presenta una facciata rifatta nel 1930, caratterizzata da un protiro e da due nicchie con statue di santi. Il lato sud è arricchito da un elegante loggiato da cui si gode una splendida vista. Conserva al suo interno due opere pregevoli: la pala dell’altare maggiore che rappresenta la Madonna in Gloria coi Santi Apostoli Pietro e Paolo e una copia della pala rappresentante la Deposizione dalla Croce, il cui orginale, dopo alterne vicende, è stata trasferita nella Pinacoteca Tosio-Martinengo, entrambe di Zenon Veronese. Per poter scoprire le altre ricchezze di arte e di storia occorre addentrarsi tra le strade degli antichi nuclei urbani.
Nella frazione di Tormini si trova la chiesa della Visitazione che conserva due affreschi quattrocenteschi uno dei quali, la Vergine col Bambino, datato al 1497. E’ invece del 1527 la data chiaramente leggibile nell’affresco di una Madonna con Bambino che si trova sopra l’altare inferiore della chiesa della Madonna del Brizzo, a Gazzane, nota più comunemente come Madonna degli Uccelli.
Nella chiesa dell’Ascensione della frazione di Volciano, invece, sull’altare patronato dell’antica confraternita del Santissimo Sacramento è incisa la data 1580. E’ sovrastato da una tela raffigurante la Deposizione. Sono, invece, datati al 1574 e al 1576 gli architravi dei due portali della chiesa di S. Giovanni in Gazzane. La pala d’altare è dominata da una Madonna col Bambino. Al centro della tela è raffigurata la Rocca di Vobarno col ponte medievale.
La chiesa di S. Rocco di Liano, nata come oratorio, viene fatta risalire alla fine del secolo XV. La pala centrale, di autore ignoto, raffigurante S. Carlo con altri Santi fu eseguita successivamente al 1646. Infine, posta tra l’abitato di Trobiolo e quello di Agneto, la chiesa della Santissima Trinità è in stile romanico e contiene una pala del pittore veronese Paolo Farinati risalente al 1587. Non possono, poi essere non ricordato l’oratorio di S. Antonio di Padova di Rucco fatto costruire dalla famiglia Filippini verso la fine del XVII secolo e l’oratorio privato di Cassiniga dedicato alla Madonna del Santo Rosario.
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Casa natale di Pietro Bellotti 1625-1700 (Agneto)
Considerato uno dei grandi pittori del Seicento europeo, in gioventù si trasferì a Venezia diventando uno degli artisti più pagati dell’epoca. La sua fama e l’indole irrequieta lo portarono in giro per l’Europa, da Monaco di Baviera a Parigi, dove fu nominato pittore personale del cardinale Mazzarino. Tra le numerose opere, ha lasciato due importanti autoritratti: uno conservato presso la galleria degli Uffizi di Firenze e l’altro presso la Pinacoteca di Brera.
Bunker
Creati tra la fine del 1944 e l’inizio del 1945 per proteggere i civili dai probabili bombardamenti, i bunker di Roè Volciano, dopo essere stati a lungo chiusi e dimenticati, sono stati recentemente riaperti al pubblico. Uno si trova sotto l’edificio dell’ex scuola elementare e l’altro sulla pista ciclabile in località Tormini. Sono luoghi ricchi di storia ma importanti anche dal punto di vista geologico. In questi 80 anni la natura s’è insinuata ovunque e s’è ripresa i suoi spazi. Uno dei due rifugi è ora una opera d’arte, con pareti, soffitti, scale e pavimenti ricoperti di calcare per le infiltrazioni d’acqua e di stalattiti sul soffitto, non più struttura in cemento ma grotta naturale in calcare.
E’ possibile visitarli con una esplorazione guidata (adatta a tutti) della durata di 90 minuti con prenotazione obbligatoria alla mail: info@xtremeadventure.it.
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Cappella del Cotonificio (Ex Chiesetta De Angeli Frua)
Lo stabilimento sorge nel 1884 su un sito occupato da un vecchio mulino. La disponibilità d’acqua per la produzione di energia elettrica, l’abbondanza di manodopera e la vicinanza di grossi centri industriali danno l’occasione ad imprenditori locali e capitali stranieri di fondare stabilimenti meccanici e tessili.
Il cotonificio è fondato dalla famiglia svizzera Hefti e successivamente rilevato dai Frua, industriali tessili con attività sparse in tutta la Lombardia. La manodopera viene reclutata in tutta la Valle Sabbia. L’opificio arriverà ad occupare fino a 2000 persone. All’interno dello stabilimento viene creato un convitto gestito dalle suore con degli alloggi destinati alla manodopera femminile proveniente dai paesi limitrofi che non ha la possibilità di raggiungere la propria abitazione alla fine del turno di lavoro; sono inoltre presenti, un refettorio, un teatro, una piccola chiesa. L’azienda promuove anche la costruzione di case popolari riservate ai dipendenti, situate di fronte alla fabbrica, a lato della strada provinciale. Le sorti del cotonificio sono segnate dopo la seconda Guerra Mondiale.
Il gruppo De Angeli Frua non ritiene conveniente rilanciare l’attività e lo stabilimento viene chiuso. Attualmente il complesso, ancora intatto nelle strutture murarie, è occupato da attività commerciali e professionali. I locali dell’ex chiesetta, di proprietà comunale, sono stati ristrutturati ed adibiti a sala polifunzionale destinata ad attività culturali.
![Boat on Calm Water](https://visit-roe.it/wp-content/uploads/2023/09/Cappella-4.jpg)
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