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R108 Chiesa di San Pietro

La Storia

La chiesa parrocchiale di San Pietro in Vinculis si trova nella frazione di Roè, comune di Roè Volciano ed ha origini molto antiche.
Alcuni scrittori hanno voluto tentare attraverso alcuni scritti di spiegarne le origini.
La prima Chiesa di San Pietro risale ad alcuni secoli prime del mille, senza comunque pretendere notizie precise e assolute.

Scrive il nostro storico F. Odorici “… ove sorge quella basilica (cioè San Pietro) levavasi per avventura un edificio romano. L’antica lapide (romana) ivi esistente, ma più li ruderi stessi di romano carattere da me vedutivi…qua e là, lo ci fanno congetturare…

Dalla sua imponente posizione si possono ammirare nella conca sottostante alcune frazioni di Roè Volciano immerse nel verde. Con lo sguardo si può arrivare ad essere catturati dalla bellezza dei colori del Golfo di Salò che si trova ai sui piedi.

San Pietro in Vincoli è a pianta rettangolare, è orientata verso ovest. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri, è composta da doppio registro scandito da lesene composite. Nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale lapideo protetto da edicola, composta da archi a tutto sesto sorretti da colonne, e due nicchie poste ai fianchi contenenti altrettante statue. Nel registro superiore fiancheggiano un rosone collocato in corrispondenza dell’accesso sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre che consentono l’illuminazione naturale nell’aula e nel presbiterio. Il campanile a pianta quadrata è collocato sul lato nord dell’edificio. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio.
Al centro del presbiterio si trova l’altare, di fattura novecentesca, in marmi policromi dietro cui si trova una piccola nicchia ove sono state deposte definitivamente le reliquie dei santi martiri.

L’abside ha nel centro una pregevole pala di Zenon Veronese raffigurante la Madonna col Bambino racchiusa in una cornice policroma di gesso e stucco novecentesca, opera del decoratore comasco G. Peduzzi.

FOTO CREDIT DANIELI PAOLO (foto 2, 3, 5 e 6)

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